28 dicembre 2006

Gerontocrazia italiana

Ormai s'è capito, anche se un lieve sentore ce l'avevamo già da un po':
l'Italia è in mano ai medici.

Oggi un ministro della repubblica, il buon vecchio Giuliano Amato, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica coronarica. Anche Bertinotti è stato operato alla prostata, sempre oggi. Le sue condizioni sono "soddisfacenti", hanno detto i medici. Almeno i due hanno avuto il buon gusto di usufruire di strutture ospedaliere della Repubblica, ma resta il fatto che sono tre i politici di rilievo che in pochi giorni si sono ritrovati sotto i ferri. Ok, niente di trascendentale, "un'asportazione della prostata per ipertrofia prostatica benigna" e "un'angioplastica coronarica", ma vorrà pur dire qualcosa. Basta dare un'occhio ai nostri eminenti rappresentanti. Sono vecchi e vecchissimi. Alla camera il 90% dei deputati ha più di 40 anni, al senato l'80% ne ha più di 50!!

La Montalcini, una testa tanta, non fraintendetemi, ma - dio mio - c'avrà 100 anni! Scalfaro. Il miglior presidente della repubblica dopo Pertini, ma - dio mio - all'elezione del presidente del senato ha retto grazie alla forza di volontà, non grazie alla sua prestanza fisica! Poi, detto tra noi, stava sostituendo la Montalcini (cui spettava per anzianità, appunto, la presidenza provvisoria). Ok, non sono stati eletti, ma è paradossale che sia su di loro che si mantiene la maggioranza al senato.

Vogliamo passare ai leader veri e propri. Berlusconi è della classe 1936 (che fanno settant'anni compiuti), Prodi è del 1939 (per lui gli anni sono 67). Il primo ha addirittura detto di voler restare in politica altri 10 anni, ma ve lo immaginate un presidente del consiglio ottantenne?!? E Prodi, alla fine del mandato, se il cielo gliela manda buona, avrà 72 anni! E ti credo poi alzano l'età pensionabile! E' invidia!

(Qui ci sarebbe da aprire una parentesi sull'età che avranno i delfini e i nuovi leader quando questi che ci sono adesso si toglieranno dai tre passi, ma si vedrà un'altra volta)

In questo putiferio di vecchiaia, in questo reparto geriatrico che chiamano Parlamento della Repubblica, ci troviamo governati da vecchi bacucchi che hanno perso, o logicamente non possono avere, contatto con i giovani. Altro che quote rosa, vediamo di fare un po' di quote verdi (nel senso di giovani, non leghisti).

Eccomi al punto. Se la gerontocrazia italiana è tale, a chi bisogna votarci perché non accada che a metà delle votazioni sulla fiducia al governo, magari il premier non ci lasci le penne e il paese si ritrovi in ginocchio? Ai medici! Questi poveretti devono applicare by-pass e peacemaer, fare operazioni a cuore aperto, impiantare organi, somministrare farmaci, il tutto affinché i nostri vecchi deputati e senatori possano non tirare le cuoia. Quindi, speriamo che le facoltà di medicina in Italia funzionino, e bene, perché sennò prima o poi ci ritroveremo senza rappresentanti.

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