02 gennaio 2007

Grazie Presidente

Ho apprezzato i punti toccati dal Presidente nel discorso di fine anno e la loro trattazione. Finalmente dopo anni di presidenza Ciampi, connotata da grigiore e buonismo, un Presidente che sia degno della carica che ricopre.

Ha toccato temi caldi e importanti per il paese. Il clima da guerra guerreggiata che regna in politica, il problema del lavoro (in tutte le sue mille forme: precariato, mezzogiorno, morti bianche, donne, immigrati), il ruolo internazionale dell'Italia per mantenere la pace nel mondo. Poi ha fatto il nonno, ma non alla Ciampi, ricordando invece che i bambini di oggi saranno quelli che fruiranno del mondo che gli lasceremo: nessuno vuole che i propri figli vivano nel peggiore dei mondi possibili, semmai il contrario.

Ci sarebbero da spendere ore per i 18 minuti del discorso del Presidente, ma qui voglio sottolineare il suo appello ad una nuova riforma elettorale, per estirpare quel cancro incasinato che la Cdl ha lasciato in eredità al paese tornandosene a fare l'opposizione. Una porcata proporzionale, un obrobrio di caos, un progetto di partitocrazia che speravamo di non rivedere mai più dopo la folata di aria fresca che sembrava aver investito l'Italia nei primi anni novanta. Evidentemente chi l'ha fatta voleva mettere in ginocchio il paese, voleva che si prostrasse ai propri piedi, ce l'hanno quasi fatta.
Quindi grazie Presidente per aver dato un messaggio di rilevanza politica fondamentale per il nostro paese. Speriamo che adesso l'Italia e la Politica (con la p maiuscola) si sveglino e facciano ciò che si deve fare: una bella legge pulita, con alti sbarramenti (impliciti o meno) da cui fuoriescano maggioranze stabili. Una legge che consenta di punire seriamente chi ha malgovernato e di premiare chi ha fatto del bene all'Italia, che consenta l'alternanza. Niente liste chiuse e maggior contatto con l'elettorato.

Buon anno!

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